Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1779)

Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1779) Natura morta pittoresca 

Introduzione

Quando si parla di arte francese del XVIII secolo, il nome di Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1779) emerge come simbolo di realismo poetico e raffinatezza estetica. Celebre per le sue nature morte e le scene domestiche, Chardin si distingue per una pittura intima, capace di trasformare gli oggetti quotidiani in vere e proprie opere d’arte senza tempo.


Vita ed educazione di Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699–1779)

Nato a Parigi nel 1699, Chardin non seguì il percorso tradizionale degli artisti della sua epoca, dominata dal fasto barocco e dal rococò. Preferì concentrarsi su soggetti semplici, rappresentando utensili da cucina, frutti e momenti della vita borghese con una delicatezza che colpì anche la corte francese. Nel 1728 venne ammesso all’Académie Royale de Peinture et de Sculpture, consacrando il suo talento.


Lo stile: la poesia del quotidiano

La grandezza di Chardin risiede nella sua capacità di trasformare l’ordinario in straordinario. Le sue opere non puntano allo sfarzo, ma alla sincerità visiva.

  • Nature morte: bicchieri, pane, frutta e utensili sono dipinti con una luce soffusa e un equilibrio cromatico unico.

  • Scene domestiche: momenti di vita familiare, donne al lavoro e bambini in atteggiamenti spontanei che trasmettono un forte senso di umanità.

Grazie a questa sensibilità, Chardin viene considerato un precursore del realismo e un modello per gli impressionisti dell’Ottocento.


Le opere più celebri di Jean-Baptiste-Siméon Chardin(1699-1779)

Tra i suoi dipinti più noti ricordiamo:

La Governante (1739)

La Governate (1739) Olio si Tela

 

Il castello di carta

Il castello di Carte (1736-1737)

La razza (1728)

La razza (1728); olio su tela

Ragazza con il Volano

Ragazza con il volano (1741) Olio su Tela

Bolle di Sapone

Bolle di sapone (dopo il 1739); olio su tela

La Cuoca

La cuoca (circa 1740); olio su tela

Ognuna di queste tele rappresenta un frammento di quotidianità che, grazie al suo talento, assume valore eterno.


Eredità artistica

Chardin morì a Parigi nel 1779, ma la sua influenza continua a vivere. I suoi quadri sono oggi custoditi nei più importanti musei del mondo, come il Museo del Louvre e il Metropolitan Museum of Art. La sua arte è una celebrazione della semplicità e della bellezza autentica, un invito a osservare con occhi diversi la vita di tutti i giorni.


Conclusione

Jean-Baptiste-Siméon Chardin è il pittore che ha insegnato al mondo che anche un bicchiere d’acqua o una mela possono diventare capolavori. La sua arte rimane attuale e di grande fascino, un ponte tra il passato e il presente che parla la lingua universale della bellezza.

Luca Laganà

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